Il castello di Prata Sannita sorge su un costone di roccia sfruttando le asperità naturali, e sovrasta il piccolo Borgo Medioevale in parte ancora cinto dalle mura merlate nel lato Est, verso il fiume Lete.
Il primo impianto del Castello come anche quello del Borgo risale all’epoca longobarda quando, poco prima dell’anno Mille, a seguito della distruzione di Prata Piana ad opera delle truppe saracene, nell’anno 863 gli abitanti scampati al massacro stabilirono di garantirsi un rifugio più sicuro e difendibile.
Di questa primitiva costruzione non esiste alcuna fonte figurativa; la fortificazione, consolidata in epoca normanna quasi certamente quando feudatario di Prata era Giordano, figlio di Rainulfo conte di Alife, venne successivamente ampliata e munita di torri cilindriche poste su basi tronco coniche di notevole altezza che ne rendono evidente la funzione primaria eminentemente difensiva, per volere dello stesso sovrano di Napoli Carlo I d’Angiò.
Fin dal 1271 il Castello e la Baronia erano retti da Filippo di Villacoublai il quale era contemporaneamente comandante delle ottantasei guardie volute dal Re a difesa del Castel Nuovo (Maschio Angioino) mentre se ne stava ancora terminando la costruzione a Napoli.
Nel tempo gli eventi storici, operando trasformazioni, arricchimenti e sottrazioni hanno configurato il nuovo aspetto del Castello trasformandolo da fortezza in residenza.
Le famiglie che si sono succedute nel possesso della Baronia che hanno con il loro prestigio resa nota e importante la terra di Prata furono i Capuano, i Sanframondo, i Pandone. Nella prima metà del Cinquecento il feudo venne trasferito alla Famiglia Rota e quindi, agli inizi del 1600, alla Famiglia Invitti, Principi di Conca e Marchesi di Prata che lo detennero fino al primo decennio del secolo XIX per passare poi alla Famiglia Scuncio che custodisce e amministra il Castello da oltre centocinquanta anni.
Il Castello si visita ogni secondo sabato del mese, nelle sue sale sono allestiti i Musei della Prima e Seconda Guerra Mondiale, della Civiltà Contadina, ed il Museo del Vasaio.