Ettore Procaccianti

Primo industriale pratese

Nato a Guarcino in provincia di Frosinone nel 1860, il giovane Ettore giunse a Prata intorno al 1890 e all’epoca esistevano due piccole cartiere lungo il fiume Lete di tipo preindustriale e a conduzione familiare, ne acquisì la proprietà di quella più piccola e ne fece una vera cartiera industriale per la produzione di carta paglia. La sua famiglia possedeva oltre che a Guarcino anche un’altra grossa cartiera ad Aquino, parte delle sue maestranze Ie portò a Prata da quei luoghi e qui si stabilirono con le loro famiglie. Successivamente assunse manodopera specializzata proveniente da una antica cartiera di Amalfi caduta in disgrazia per l’affondamento di una nave e del suo carico di carta che doveva andare in Oriente. La cartiera di Prata acquistata successivamente dall’ingegnere Ruggiero Bonghi rimase in funzione fino ai primi anni Settanta del secolo scorso, da sempre questa attività ha portato a Prata maestranze forestiere e relative famiglie di cui gran parte emigrò poi in America ai primi del Novecento, ma altre restarono a Prata dove ancora oggi ci sono discendenti. La dedizione particolare a Prata di Ettore e della sua famiglia è dimostrata dal fatto che dopo la sua morte a Roma nel 1936 volle essere sepolto a Prata nel cimitero dove fece costruire una cappella di famiglia. Per disposizione testamentaria, non avendo figli, volle donare al nostro Comune un fabbricato rurale, alcuni terreni e il suo palazzo in Via Cantone dove ancora oggi due stanze sono occupate dal nostro Gruppo Archeologico Prata Sannita, che grazie alle Amministrazioni Comunali e ai Sindaci che nel tempo si sono succedute e che attualmente amministrano il paese, ci hanno assicurato sempre fin dal 1983 una sede dignitosa per le nostre attività di studio e di ricerca.

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