La Chiesa di S. Maria delle Grazie è la sede parrocchiale del Borgo medioevale di Prata Sannita ed è posta subito dopo la porta detta di San Giovanni. E’ costituita da una sola navata e vi si accede da un portale in pietra locale di epoca romanica sormontato da una finestra rotonda circondata da un fregio longobardo in pietra scura.
E presumibile che la chiesa. in virtù del fatto che è posta all’interno delle mura sia stata edificata dopo l’abbattimento della più antica Chiesa di San Giovanni ricordata nel nome della Piazza che precede l’ingresso al Borgo e che doveva esistere ancora nel 1596 poiché nelle “Litterae ad Limina” conservate presso l’Archivio Segreto Vaticano e relative alle chiese appartenenti alla Diocesi di Alife si dice a proposito della Chiese in terra di Prata: “in qua est parochia acc.a sub invocationi S.Joannis Baptista”.
Ma già nel 1611 negli stessi documenti manoscritti è detto: “Oppidum Prata habet… qui inserviunt Parochialis Ecclesia Scte Mariae de Gratiarum”.
Una relazione scritta dal Dott. Enrico Villani nel 1920 riporta in breve una descrizione dell’interno della Chiesa stessa: “La forma abaziale, con due altari situati sotto l’abside a uno dei quali si accedeva per una doppia scala di travertino locale, è sparita per la demolizione della scala. Similmente sono spariti i due altari dedicati alla Madonna e a San Biagio, composti da marmi e pietre locali il cui recupero fu compiuto dall’Ufficio Esportazioni di Aversa ….. Ha soffitto piano in legno di epoca tarda (forse seconda metà del ‘500 ora rimodernato e in parte sciupato.”
All’interno della Chiesa erano conservati alcuni quadri di cui oggi non vi è traccia: un “Battesimo del Redentore”, olio su legno forse della metà del ‘500, un secondo “Battesimo del Redentore”, tempera su legno della fine del 1400 ed un olio su tela raffigurante la Madonna delle Grazie. Vi era ancora un olio su quercia raffigurante la Vergine col Bambino, Santi e personaggi. Ancora oggi è conservata la statua lignea detta di Santa detta di Santa Maria di Prata, sostituita ad un’altra più antica e distrutta da un incendio. La devozione dei fedeli la riconosce come immagine miracolosa ed in occasione della ricorrenza della festa gli abitanti del paese di Ailano vengono a renderle omaggio con un pellegrinaggio il giorno dopo la Pentecoste.