Posta ai piedi del Castello medioevale di Prata di fianco alle “Portelle” (una delle porte di accesso al Borgo), questa piccola cappellina costituiva fino ad una ventina di anni fa uno degli esempi degni di nota di architettura barocca del territorio pratese.
Appena dopo l’evento sismico del 1980, una “stana scossa” comportò come dimostrano le foto qui esposte, la distruzione di tutti gli stucchi con lo stemma e le relative epigrafi della famiglia proprietaria che abbellivano le pareti e l’altare completamente abbattuto. Sono rimaste solo casualmente ed in parte conservate una piccola acquasantiera ed una fontanina in ceramica coeve alla costruzione della chiesetta stessa.
Oltre agli stucchi sono ancora oggi visibili in parte decorazioni pittoriche ad incorniciare la fontanina ,posta in un piccolo vano sagrestia, ed il solaio allo stato attuale completamente sfondato.
Appartenente alla famiglia Cenami ( “….de jurepatronatu familiae Cenami….” ), una delle famiglie più antiche presenti nel territorio pratese fin dai tempi del dominio longobardo; di questa chiesa si ha notizia fin dal 1664 nelle “Litterae ad Limina” della diocesi di Alife (relazioni annuali che tutti i vescovi d’Italia erano obbligati a presentare). Risulta mantenuta al culto fino al 1806. Allo stato attuale la cappella è praticamente un rudere privo di copertura ad utilizzato come deposito di mezzi agricoli.