Per tradizione orale si racconta che la più antica cappella dedicata alla Madonna del Carmine si trovasse fuori le mura del Borgo medioevale lungo l’omonima strada che inizia appena dopo l’attraversamento del ponte sul Fiume Lete, a mezza strada in località detta “I Campi”. In questo luogo abbiamo individuato dei ruderi, che allo stato attuale non ci forniscono altri elementi. Della cappella che si trova all’interno del Borgo, appena oltrepassata la Piazza San Giovanni, abbiamo notizia nelle “Litterae ad Limina” (relazioni del vescovo di Alife) a partire dal 1664 quando viene nominata sotto lo “jus patronatus” della famiglia Castallo. Questa famiglia che ancora oggi la possiede e la mantiene aperta al culto, ha provveduto nel tempo ai vari restauri che si sono resi necessari al buon mantenimento della stessa. La chiesetta a pianta rettangolare possiede un piccolo vano sagrestia ed è decorata con stucchi ed affreschi di epoca settecentesca di buona fattura ed in discreto stato di conservazione. L’affresco posto sull’altare adorno di stucchi a rilievo, raffigura la Vergine del Carmelo Incoronata da angeli ed adorata da Santi, ai lati dell’affresco principale due affreschi più piccoli che raffigurano due Sante, a sinistra si riconosce Santa Lucia con i simboli del martirio, a destra la figura più rovinata di una Santa poco riconoscibile, mentre nella volta del transetto è ben visibile l’immagine affrescata dello Spirito Santo. Fanno da cornice agli affreschi stucchi a rilievo di discreta fattura. La cappella nel suo insieme si presenta di aspetto gradevole, anche se l’impiego di una pavimentazione poco appropriata, posta in opera negli anni Sessanta, altera in parte le caratteristiche originarie.
La facciata della cappella reca sul portale una epigrafe della famiglia Castallo del 1763, mentre rivolta verso la vicina piazza si trova alloggiata la campana.